Table Of Content9 Saggi sulla
In Saggi sulla nazione, Franco Goio percorre tre fili concettuali. Il primo porta
nazione
all’idea che la nazione non sia una cosa né una pura idea, bensì la rappresenta-
zione della comunità politica. Il secondo conduce all’individuazione dei pezzi di
realtà rispecchiati da quella rappresentazione, che sono sia culturali sia politici,
proponendo immagini apparentemente molto diverse, a seconda dei modi in cui
la cultura e la politica, nonché il loro rapporto, sono concepiti. Il terzo filo è lega-
to alle rappresentazioni nazionali, che hanno un carattere ideologico e simbolico Franco Goio
che lega cultura e politica fino a farne quasi una sola cosa. Questo peculiare col-
legamento, tipico di tutte le ideologie comunitarie, rende opache e compatte le
rappresentazioni nazionali, sottraendole alla critica razionale che qui è avanzata.
Franco Goio ha insegnato Teoria dello Sviluppo Politico, Scienza della Politica e
Nazione e Nation-building nelle Università di Pavia e di Trieste. La ricerca attorno
alle teorie della nazione ha costituito l’impegno centrale della sua vita di studioso
e di docente, e da qui si sono dipanati anche i suoi interessi verso la teoria poli-
tica, il processo democratico, i simboli e le ideologie politiche che in politica e in
democrazia si ritrovano.
o
i
o
G
o
c
n
a
r
F
e
n
o
i
z
a
n
a
l
l
u
s
i
g
g
a
S
BIBLIOTECA DELLA SOCIETÀ APERTA
Euro 18,00 STUDI E RICERCHE 9
BIBLIOTECA DELLA SOCIETÀ APERTA
STUDI E RICERCHE 9
BIBLIOTECA DELLA SOCIETÀ APERTA
Studi e ricerche
DIREZIONE EDITORIALE / EDITORS
Diego Abenante, Serena Baldin, GiuseppeA Ieratcti,r Luiibgi uPeltliizznongi Creative
Commons materials
COMITATO SCIENTIFICO / SCIENTIFIC BOARD
Francesco Battegazzorre (Università di Pavia), Matthijs Bogaards (Jacobs University
Bremen), Bernardo Cardinale (Università di Teramo), Ian Carter (Università di Pavia),
Marco ClemFenti (oUniversrità di Paveia), Gixovanni aDelli Zmotti (già Unipversità ldi Terieste),
Paolo Feltrin (già Università di Trieste), Danica Fink-Hafner (University of Ljubljana),
Damian Lajh (University of Ljubljana), Luca Lanzalaco (Università di Macerata), Liborio
Mattina (già Università di Trieste), Leonardo Morlino (Luiss Guido Carli Roma), Damiano
Palano (Università Cattolica Milano), Lucio Pegoraro (Università di Bologna), Franca
Roncarolo (Università di Torino), Guido Samarani (già Università Ca’ Foscari Venezia),
Mauro Tebaldi (Università di Sassari), Michelguglielmo Torri (già Università di Torino),
To comply with these guidelines, you
Luca Verzichelli (Università di Siena)
should include the following attribution
logo design: Pierax
for CharlieHipHop in the credits of
your film.
Il presente volume esce sotto l’egida del Casip - “Mario Stoppino” (Centro Interuniversitario di Ana-
lisi dei Simboli e delle Istituzioni Politiche), ed è stato pubblicato con il contributo dei due Diparti-
menti di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia e dell’Università di Trieste.
Opera sottoposta a peer review secondo
il protocollo UPI – University Press Italiane
impaginazione
Verena Papagno
The rap used in this film was based on Lets get moving by
CharlieHipHop available at http://charliehiphop.com
Edizioni Università di Trieste, Trieste 2021.
http://creativecommons.org.au/licenses/by-nc-sa/3.0
ISBN 978-88-5511-244-4 (print)
ISBN 978-88-5511-245-1 (online)
EUT Edizioni Università di Trieste
via Weiss 21, 34128 Trieste
Of course, if you’re using content ahvttpa:/i/leautb.unliets .iut nder a licence that includes the Share
https://www.facebook.com/EUTEdizioniUniversitaTrieste
Alike element you must release your new work under a Creative Commons Attribution-
Noncommercial-Share Alike licence too. For more information on complying with the full terms
of the CC Licences, see our fact sheet at http://creativecommons.org.au/materials/licences.
Attributing in different mediums
Where possible, the same information should be included regardless of how you are
reusing the work. However, sometimes this is impractical or impossible. The CC licences
let you change the exact placement, the language or level of detail from medium to
medium, as long as your attribution is ‘reasonable to the medium’.
For example, when you are using CC material in a book, it is easy to provide a long,
written attribution with all the information next to the work. However, where you use a
CC song in a podcast, it is trickier to provide the same amount of information so immediately.
POOLI NG I DEAS
POOL.ORG.AU/POOLINGIDEAS
Saggi sulla
nazione
Franco Goio
EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE
Indice
Premessa 7
1. Cultura e politica: teorie della nazione 9
2. Nazione, nazionalismo e integrazione 53
3. La nazione come rappresentazione 73
4. Nazione, potere e simbolismo. In margine a Simboli e politica
di Giorgio Fedel 93
5. Nazione e identità multiple 127
6. Nazionalismi: commento a un saggio di Alberto Martinelli 169
Bibliografia 183
Indice dei nomi 201
Premessa
In questo volume raccolgo i miei scritti sopra la nazione e il nazionalismo, l’u-
na e l’altro considerati dal punto di vista di un politologo interessato alla teoria
politica. Gli scritti hanno visto la luce in momenti diversi, molto distanziati nel
tempo. Nonostante ciò, ho pensato bene di ripresentarli tutti insieme perché (al-
meno così mi è parso) essi sono abbastanza omogenei nell’ispirazione. Tre fili
concettuali li legano. Primo, l’idea che la nazione non sia né una cosa né una pura
idea, bensì la rappresentazione di quella cosa che è la comunità politica: non la
realtà tutta quanta, ma il rispecchiamento mentale collettivo di uno spicchio di
realtà, che muta l’immagine a seconda del luogo da dove la si guarda. Secondo,
l’individuazione dei pezzi di realtà rispecchiati, che sono soprattutto sia culturali
sia politici, e, in ragione dei modi in cui la cultura e la politica sono concepiti e del
modo in cui il loro rapporto è concepito, propongono immagini apparentemente
molto diverse. Apparentemente, giacché – e questo è il terzo filo – le rappresen-
tazioni nazionali hanno un carattere ideologico, dove però il rapporto tra le loro
componenti è simbolico. Il simbolismo lega la cultura, la politica, e altro ancora,
in modo da farne quasi una sola cosa. Questo peculiare collegamento, tipico di
tutte le ideologie comunitarie, rende opache e compatte le rappresentazioni na-
zionali, sottraendole alla critica razionale e rendendo difficile, a chi le condivide,
l’identificazione con più di un mondo vitale.
7
In conclusione, indico i riferimenti delle pubblicazioni originarie dei saggi, che
sono tutti comparsi sulla rivista Quaderni di scienza politica. Sono grato agli editori
che hanno concesso le necessarie autorizzazioni.
I capitoli primo e secondo sono apparsi in forma di un unico saggio, Teorie della
nazione, I, 1994, n. 2, pp. 181-255. Nel farne due capitoli distinti, è stato apportato
qualche piccolo rimaneggiamento, che non tocca la sostanza.
I capitoli terzo e quinto conservano i titoli originari e risalgono, rispettiva-
mente, il terzo all’anno 2001, VIII, n. 3, pp. 399-422; il quinto all’anno 2008, XV,
n. 3, pp. 389-442.
Il capitolo quarto è stato pubblicato, con il titolo Ricordo di Giorgio Fedel. In mar-
gine a Simboli e politica, nel 2016, XXIII, n. 2, pp. 195-235. Lo scritto riproduce,
con qualche leggera modifica, l’intervento che tenni a Pavia nel settembre del
2012 in un Convegno dedicato a Giorgio Fedel e intitolato “Linguaggio, simbo-
lismo e comunicazione politica”. Non è una sintesi del pensiero di Fedel, e nep-
pure una critica, per la quale non sarei attrezzato. È invece un breve collage delle
osservazioni che la rilettura di Fedel, in cui mi ero impegnato per quella occasio-
ne, suscitarono nella mente di un lettore non tecnico, ma curioso. Soprattutto è
un ricordo di Giorgio, il mio più caro amico, fratello nel pensiero.
Il capitolo sesto è apparso originariamente in lingua inglese, con il titolo Some
Reflections on Martinelli’s Comparison between Nationalism in the EU and in the US,
XIX, 2012, n. 3, pp. 505-17, ed è stato tradotto dall’autore appositamente per que-
sto volume.
Trieste, primavera 2020
Franco Goio
8
1. Cultura e politica:
teorie della nazione
Introduzione
È noto che il concetto di nazione è difficile da trattare, se non è intrattabile. La
stessa prerogativa si estende ai concetti che appartengono alla stessa famiglia:
nazionalità, nazionalismo, stato nazionale. Una cosa sembra tuttavia indiscutibi-
le: che si tratta di concetti insieme culturali e politici. Nell’uso comune la nazione
è una comunità politica che si legittima in virtù della propria cultura. La naziona-
lità è un gruppo culturale che ha la coscienza di esserlo e si adopera per costruire
la propria organizzazione politica. Il nazionalismo, infine, è una ideologia che
prescrive che una nazionalità (od ogni nazionalità) abbia la propria organizza-
zione politica.1
La polarità cultura-politica contrassegna la nascita stessa dell’idea di nazione
e del nazionalismo. Anche un autore come Hans Kohn, al quale si deve la ormai
diffusissima distinzione tra il concetto politico di nazione (quello di Rousseau)
e il concetto culturale di nazione (quello di Herder), riconosce la presenza di ele-
1 Non vi è praticamente autore che neghi la centralità del rapporto tra politica e cultura nei
fatti nazionali che, spesso, resta implicita e talvolta viene articolata esplicitamente, come in
Gellner (di cui parlo tra poco) e in Smith (1992: 323), il quale parla della «congiunzione della
cultura con la politica» come di un «elemento chiave del nazionalismo stesso».
9