Table Of ContentSENSIBILI ALLE FOGLIE O
I
C V C
OLLANA ERDE
R
U RENATO CURCIO
1. NEL BOSCO DI BISTORCO C
Renato Curcio appunta e racconta miti, riti, sogni, attese,
di Renato Curcio, O
frustrazioni, ansie, desideri e delusioni in prossimità della T
Nicola Valentino, Stefano Petrelli A
pag. 430, L. 30.000 soglia carceraria. N
E
1991 (terza edizione)
I sentieri dell’immaginario e i luoghi dell’agonia e del R
parto in un corpo che dopo diciotto anni di reclusione si
2. SHISH MAHAL
LA SOGLIA
trova proiettato sul bordo tumultuoso di due mondi: la vita
di Renato Curcio
p. 160, L. 20.000, 1991 interiore e quella di relazione, il carcere e la società.
Una vicenda umana narrata con la spietatezza d’una te-
3. LA TANA DELLA IENA
stimonianza senza reticenze che costringe il lettore a inter-
di Hassan Itab
rogarsi e a meditare sulle esperienze di morte e rinascita in
pag. 112, L. 15.000, 1991
cui le soglie dell’esistenza continuamente ci proiettano.
A
4. AL DI LA DEI GIRASOLI
I
di Nunzia Coppedè
L
pag. 160, L. 20.000 G
1992 (seconda edizione) O
S
5. LA STORIA DI BILAL
A
di Pierre Guicheney L
pag. 128, L. 23.000, 1992
6. ROMANE KRLE (Voci zingare)
di AA.VV.
pag. 260, L. 28.000, 1992
7. CRITICA AL GIUDIZIO
PSICHIATRICO
di Giorgio Antonucci
E
I
pag. 160, L. 22.000, 1993 L
G
O
F
E
L
FUORI COLLANA Renato Curcio ha pubblicato: WHKY, Roma, 1985, Cooperativa Apache; L’alfabeto di L
A
Esté, Bologna, 1988, Agalev-Sensibili alle foglie; Nel bosco di Bistorco, Roma, 1990, I
L
L’ALFABETO DI ESTE I
B
Sensibili alle foglie; Shish Mahal, Roma, 1991, Sensibili alle foglie; A viso aperto, in-
I
di renato Curcio S
N
tervista di Mario Scialoja, Milano, 1993, Mondadori.
pag. 98, L. 15.000, 1988 E
S
L. 15.000
(iva inclusa)
8
SENSIBILI ALLE FOGLIE O
I
C V C
OLLANA ERDE
R
U RENATO CURCIO
1. NEL BOSCO DI BISTORCO C
Renato Curcio appunta e racconta miti, riti, sogni, attese,
di Renato Curcio, O
frustrazioni, ansie, desideri e delusioni in prossimità della T
Nicola Valentino, Stefano Petrelli A
pag. 430, L. 30.000 soglia carceraria. N
E
1991 (terza edizione)
I sentieri dell’immaginario e i luoghi dell’agonia e del R
parto in un corpo che dopo diciotto anni di reclusione si
2. SHISH MAHAL
LA SOGLIA
trova proiettato sul bordo tumultuoso di due mondi: la vita
di Renato Curcio
p. 160, L. 20.000, 1991 interiore e quella di relazione, il carcere e la società.
Una vicenda umana narrata con la spietatezza d’una te-
3. LA TANA DELLA IENA
stimonianza senza reticenze che costringe il lettore a inter-
di Hassan Itab
rogarsi e a meditare sulle esperienze di morte e rinascita in
pag. 112, L. 15.000, 1991
cui le soglie dell’esistenza continuamente ci proiettano.
A
4. AL DI LA DEI GIRASOLI
I
di Nunzia Coppedè
L
pag. 160, L. 20.000 G
1992 (seconda edizione) O
S
5. LA STORIA DI BILAL
A
di Pierre Guicheney L
pag. 128, L. 23.000, 1992
6. ROMANE KRLE (Voci zingare)
di AA.VV.
pag. 260, L. 28.000, 1992
7. CRITICA AL GIUDIZIO
PSICHIATRICO
di Giorgio Antonucci
E
I
pag. 160, L. 22.000, 1993 L
G
O
F
E
L
FUORI COLLANA Renato Curcio ha pubblicato: WHKY, Roma, 1985, Cooperativa Apache; L’alfabeto di L
A
Esté, Bologna, 1988, Agalev-Sensibili alle foglie; Nel bosco di Bistorco, Roma, 1990, I
L
L’ALFABETO DI ESTE I
B
Sensibili alle foglie; Shish Mahal, Roma, 1991, Sensibili alle foglie; A viso aperto, in-
I
di renato Curcio S
N
tervista di Mario Scialoja, Milano, 1993, Mondadori.
pag. 98, L. 15.000, 1988 E
S
L. 15.000
(iva inclusa)
8
C V
OLLANA ERDE
8
Renato Curcio
La soglia
Roma, SENSIBILI ALLE FOGLIE, 1993
I edizione Giugno 1993
II edizione, Aprile 1994
III edizione, Novembre 1994
IV edizione, Ottobre 1995
© Edizioni Sensibili alle foglie Cooperativa ar.l.
RENATO CURCIO
LA SOGLIA
SULLA SOGLIA DELLA LEGGENDA
5
Ecco.
L’immensa porta.
Al margine della foresta.
Di là il mostro Humbaba. A guardia
del bosco dei cedri, sacro agli déi.
Di qua, la sfida. Lanciata da Gilgamesh
e da Enkidu. Creatura, quest’ultima,
vagamente mostruosa.
Plasmata con argilla dalla dea Aruru. Per contrastare
Gilgamesh,
mitico re di Sumer, un po’ troppo irrequieto.
Una strana storia.
Tra l’argilla e il cielo.
Una storia di bordo.
7
Gilgamesh contesta agli déi il loro privilegio.
Dice:
– Perché un bel bosco di cedri solo per voi?
– Perché anch’io non posso godere di quel bosco?
S’allarma il signore del cielo.
E chiede alla dea Aruru di plasmare Enkidu.
Che la rivolta infine sia placata!
Enkidu, dunque, affronta Gilgamesh.
Una fiera battaglia. Al termine della quale
i due si abbracciano, sfiniti.
Nessuno è vinto.
Nessuno è vincitore.
Dice Enkidu a Gilgamesh:
– Tu sei un combattente forte e leale. Stringiamo
dunque un patto d’amicizia.
Dice Gilgamesh ad Enkidu:
– A me sta bene. Ma insieme ci dobbiamo recare
sulla Grande Montagna. E, come atto di coraggio,
uno dei cedri della foresta sacra agli déi sia infine reciso!
Si stringe l’alleanza.
Ma i cedri degli déi sono difesi da Humbaba. Un mostro terribile.
Alito pestilenziale. Voce simile al turbine del vento.
Un occhio solo. Mortale.
Col quale può trasformare in pietra
chiunque lo fissi.
8
La battaglia è furiosa !
Gilgamesh ed Enkidu ruotano le enormi spade.
Humbaba infine cade abbattuto.
E l’ascia di Gilgamesh recide i sacri cedri.
La porta è varcata.
L’immensa porta.
Al margine della foresta.
Tra la foresta e i cedri.
Una soglia invalicabile: per decreto.
Quando la scorge, Enkidu la schiude.
Vuole spiare l’interno.
Ma questa si richiude. Girando sui cardini magici.
E gli schiaccia una mano.
Gilgamesh l’abbatte.
Ecco.
L’esperienza di varcare la porta. Di questo si tratta.
Passaggio e guado. Un taglio del tempo e dello spazio.
C’è una lacerazione nell’atto del varcare.
Morte e rinascita.
C’è anche il seme di una sfida: decisiva.
Non la reversibilità di una trasgressione.
Ma l’irreversibilità di un oltrepassamento.
L’azione dell’aprire. L’incontro col possibile e l’ignoto.
Una violazione dell’interdetto e del prescritto.
Dove sia il bosco dei cedri
ognuno lo sa.
9
NOTE SU ALCUNI MIEI STATI MODIFICATI
IN PROSSIMITÀ D’UNA SOGLIA
11