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Biblioteca di Cultura Moderna Biblioteca di Cultura Moderna
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CL 20-7774-4
Gli scritti di Donald Davidson SD Donald Davidson
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– come quelli di Ludwig Wittgenstein lln
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tutta la cultura odierna. er D
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La sua critica della nostra tàa
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ha cambiato la nostra o
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percezione di cosa
sia veramente degno
di riflessione. Donald Davidson
Tra un paio di secoli (1917-2003) è uno
gli storici della filosofia dei massimi filosofi
scriveranno pagine analitici. Allievo di Quine,
sulle trasformazioni ha avanzato un’originale
che l’opera di Donald Davidson teoria causale dell’azione umana
ha indotto nel modo in cui l’essere e una teoria del significato in termini
umano si autopercepisce. di condizioni di verità.
Sulla verità
Richard Rorty Fra le sue opere tradotte in italiano,
Verità e interpretazione(Bologna 1994,
edizione originale 1984) e Azioni
ed eventi(Bologna 2000, edizione
originale 1985).
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Biblioteca di Cultura Moderna
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Titolo dell’edizione originale
Truth and Predication
© 2005, The Estate
of Donald Davidson
Tutti i diritti riservati
Prima edizione 2006
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Donald Davidson
Sulla verità
Traduzione di Sergio Levi
Editori Laterza
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Proprietà letteraria riservata
Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari
Finito di stampare nel gennaio 2006
Poligrafico Dehoniano -
Stabilimento di Bari
per conto della
Gius. Laterza & Figli Spa
CL 20-7774-4
ISBN 88-420-7774-7
È vietata la riproduzione, anche
parziale, con qualsiasi mezzo effettuata,
compresa la fotocopia, anche
ad uso interno o didattico.
Per la legge italiana la fotocopia è
lecita solo per uso personale purché
non danneggi l’autore. Quindi ogni
fotocopia che eviti l’acquisto
di un libro è illecita e minaccia
la sopravvivenza di un modo
di trasmettere la conoscenza.
Chi fotocopia un libro, chi mette
a disposizione i mezzi per fotocopiare,
chi comunque favorisce questa pratica
commette un furto e opera
ai danni della cultura.
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Premessa
Questo libro era già stato accettato dalla Harvard University Press,
quando mio marito morì. La Harvard aspettava solo le sue ultime re-
visioni. Marginaliae note che scriveva a se stesso in risposta ai com-
menti dei consulenti della casa editrice indicano quale forma avreb-
bero potuto avere alcune di queste revisioni. Là dove le sue intenzio-
ni risultano perfettamente chiare, ho modificato il testo di conse-
guenza; là dove non lo sono, ho incluso le note o i marginalia fra pa-
rentesi quadre, collocandoli a piè di pagina. Altri cambiamenti avreb-
be certamente voluto apportare, se ne avesse avuto il tempo.
Sono profondamente grata a Brandom Fitelson, Ernest Lepore,
Kirk Ludwig, Stephen Neale e Charles Parsons per avermi aiutata a
ultimare il manoscritto. Il tempo e l’attenzione che hanno profuso
dimostrano la loro devozione nei confronti di mio marito e di que-
sto libro. Di grande aiuto nell’ultimare il lavoro è stato anche Arpy
Katchirian, un giovane laureato che negli ultimi due anni aveva la-
vorato con (e per) mio marito.
Marcia Cavell
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Prefazione
Gran parte del materiale contenuto in questo libro è stato preso o
riadattato da due cicli di conferenze. Il primo gruppo di conferenze
costituiva la sesta serie delle Dewey Lectures, tenutesi alla Columbia
University nel novembre del 1989. Le Dewey Lectures erano state
istituite nel 1967 in onore di John Dewey. Ho presentato la prima
conferenza, «The Structure and Content of Truth», il 9 novembre;
la seconda, «Truth and Knowledge», il 16; la terza, «The Contents
of Truth», il 20 di quello stesso mese. Sono state pubblicate nel 1990
in un numero del «Journal of Philosophy» con il titolo di The Struc-
ture and Content of Truth. Il testo di queste conferenze è stato mo-
dificato e riadattato per questo volume. Il secondo ciclo, quattro
conferenze su «The Problem of Predication», ha inaugurato le Her-
mes Lectures all’Università di Perugia nel maggio 2001. In quello
stesso mese ho presentato le Francesco Sanches Lectures a Lisbona,
su invito dell’Istituto di Filosofia del linguaggio, che contenevano
materiale proveniente dalle Hermes Lectures. Nell’ottobre 2001 ho
riproposto le quattro Hermes Lectures, modificate alla luce di ulte-
riori scoperte, all’Università di Vienna, e nel novembre dell’anno se-
guente ho letto le conferenze (nuovamente modificate) a un semina-
rio diretto da Thorsteinn Gylfason all’Università dell’Islanda a
Reykjavík.
Benché si tratti di un piccolo libro, il mio debito è immenso. Le
mie Dewey Lectures hanno beneficiato degli utili suggerimenti e
dell’amichevole incoraggiamento di Akeel Bilgrami, Ernest Lepore,
Isaac Levi e W. Van Orman Quine. Per le conferenze sulla predica-
zione ho avuto bisogno di molto aiuto, e avendolo, piuttosto insoli-
tamente, chiesto, sono stato generosamente ricompensato. A ogni
volto amico ho domandato due cose: chi avesse discusso il problema
e chi l’avesse risolto. Le risposte riguardavano sempre la prima do-
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manda, e a offrirmele furono Akeel Bilgrami, Tyler Burge, Alan Co-
de, Michael Dummett, Michael Frede, Ernest Lepore, John Mc-
Dowell, John McFarlane, Hans Sluga, Barry Stroud e Bernard Wil-
liams. Ho poi tenuto una serie di seminari a Berkeley su verità e pre-
dicazione, e come sempre i miei studenti sono stati una meraviglio-
sa fonte di domande, critiche e suggerimenti. A Perugia, Carlo Vin-
ti, Antonio Pieretti e Giancarlo Marchetti hanno provveduto al mio
intrattenimento intellettuale e non solo. In Portogallo, il professor
João Sàágua è stato per me un mentore saggio e gentile. A Vienna,
Gabriella Mras si è premurosamente curata dei miei bisogni mate-
riali, e ha contribuito a migliorare i miei sforzi di ricostruzione sto-
rica, soprattutto per quanto riguarda Gottlob Frege. Il mio debito
con Stephen Neale è grande: a Perugia, Neale ha introdotto le con-
ferenze e ha stimolato la discussione ponendo ottime domande. Suc-
cessivamente, per lettera e di persona, mi ha rivolto commenti e sug-
gerimenti dettagliati ed estremamente utili. È stato con me anche in
Islanda. Gli sono enormemente grato per il suo amichevole interes-
se, per il suo sostegno e per i suoi fraterni consigli.
Poiché è già stato pubblicato in una rivista, e ha attirato a sé un
certo numero di critiche e commenti, ho lasciato il testo delle Dewey
Lectures praticamente immutato. I principali cambiamenti sono an-
notati a piè di pagina. Le conferenze sulla predicazione sono state
qui modificate rispetto alla versione originale sia per ridurre le so-
vrapposizioni con le conferenze sulla verità, sia per approfittare dei
generosi suggerimenti dei lettori esterni della Harvard University
Press.
Devo esprimere la mia speciale gratitudine a tre studiosi, i quali
hanno letto con cura questi due insiemi di conferenze quando ipo-
tizzai che avrebbero potuto combinarsi in un libro. I lettori, che han-
no accettato di venir nominati, erano Charles Parsons, James Hig-
ginbotham e Tyler Burge.
Donald Davidson
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Sulla verità