Table Of ContentI 60 anni della
Costituzione italiana
Le radici
e le prospettive
Forlì
21-22 Novembre 2008
Convegno inaugurazione nuova sede Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
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I 60 anni
della
Costituzione Italiana
Le radici e le prospettive
Forlì
21-22 Novembre 2008
A cura di Paolo Rambelli
Fotografie Giorgio Sabatini
Edito da Tipolitografia Valbonesi
Forlì, maggio 2009
I
ndIce
Introduzione
Alberto Zambianchi, Vice Presidente Vicario
della Camera di Commercio di Forlì-Cesena ...................................................................................... p. 5
Pier Giuseppe Dolcini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì .... p. 7
Nadia Masini, Sindaco di Forlì ............................................................................................................ p. 10
Massimo Bulbi, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena .................................................. p. 12
Interventi
Carlo Fusaro, Ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università di Firenze
I primi sessant’anni della Costituzione, tra successi e tentativi di riforma ......... p. 14
Maria Rosa Ferrarese, Ordinario di Sociologia del diritto
presso l’Università di Cagliari
La Costituzione alla prova della globalizzazione ................................................................. p. 37
Giliberto Capano, Preside della Facoltà di Scienze Politiche
“Roberto Ruffilli”, Università di Bologna, sede di Forlì
Il processo legislativo: perché è necessario
superare il bicameralismo simmetrico ......................................................................................... p. 47
Andrea Manzella, Direttore del Centro di Studi sul Parlamento
dell’Università Luiss di Roma
Le istituzioni di governo tra regionalismo e integrazione europea .......................... p. 57
Carlo Guarnieri, Ordinario di Sistema politico italiano
presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna
Il modello costituzionale della giustizia: cosa difendere e cosa salvare ................ p. 71
Enzo Balboni, Ordinario di Diritto pubblico
presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
La Costituzione, le istituzioni della società civile
e le fondazioni di origine bancaria: la sussidiarietà da sviluppare ........................... p. 80
Augusto Barbera, Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università di Bologna
I principi costituzionali da salvaguardare e le istituzioni da riformare ................ p. 88
Conclusioni
Pier Giuseppe Dolcini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì .... p. 113
A Z
LBeRTO AMBIAncHI
Vice Presidente Vicario
della Camera di Commercio di Forlì-Cesena
Signore e Signori buonasera. Sono Alberto
Zambianchi, Vice-presidente della Camera
di Commercio di Forlì-Cesena, e rappresen-
to, in questa occasione, il Presidente Tiziano
Alessandrini.
Inizio subito salutando le Autorità qui pre-
senti, i relatori di questo importante conve-
gno, i membri della Fondazione della Cas-
sa dei Risparmi di Forlì che vedo numerosissimi in sala, i cittadini di Forlì e
i tanti studenti.
Apro, quindi, formalmente i lavori, ricordando che quella di oggi è un’ini-
ziativa certamente importante, perché la nostra Costituzione è il documento
fondante l’ordinamento giuridico nazionale.
Essa è frutto del lavoro dei “Costituenti”, che vi lavorarono intensamente, pra-
ticamente dal 2 giugno del 1946 agli ultimi mesi del 1947. Furono certamen-
te rapidi e bravi.
Il mio Professore di Diritto Costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Bologna, Antonio La Pergola, era solito dire a noi studenti
che i princìpi in essa contenuti e la stesura che ne era emersa ne facevano un
documento assolutamente di rilievo, del tutto paragonabile a quelli impor-
tantissimi che avevano aperto la storia del Diritto Costituzionale, cioè quello
americano del 1776 e quello francese del 1789.
Desidero aggiungere che nella nostra Carta Costituzionale sono presenti scel-
te basilari per la libertà economica e per i collegamenti internazionali e mi
piace sottolineare questi aspetti, “libertà economica e collegamenti interna-
zionali”, proprio nella mia funzione di rappresentante della Camera di Com-
mercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Forlì-Cesena.
Questo incontro è importante anche perché, meditando sulla Carta Costitu-
zionale, se ne possono studiare i possibili aggiornamenti, soprattutto quelli
resi necessari dallo scorrere e dal mutare dei tempi.
Chiudo, quindi, augurando buon lavoro a tutti coloro che interverranno do-
po di me, sia come relatori, sia come loro interlocutori.
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Le radici e le prospettive
La parola all’Avvocato Piergiuseppe Dolcini che, in quanto Presidente della
Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, è l’organizzatore principale di
questa importante iniziativa.
Grazie ancora a tutti.
6
P d
IeRGIUSePPe OLcInI
Presidente della Fondazione
Cassa dei Risparmi di Forlì
Autorità, Signore e Signori,
un cordiale benvenuto e un sincero ringra-
ziamento per la Vostra partecipazione.
Sono doverose da parte mia alcune velo-
ci considerazioni in risposta alla inevitabi-
le domanda del perché questo convegno da
parte della Fondazione.
La risposta, che trovo puntuale, ma che nel-
lo stesso tempo può sembrare facile e scontata, va rinvenuta nel lavoro di pro-
mozione e diffusione culturale attribuito alle fondazioni di origine bancaria
e che la nostra Fondazione ha fatto proprio; un compito che potremmo defi-
nire di filantropia culturale e che ci vede impegnati in vari settori, sia di ca-
rattere generale, sia in quelli legati ai problemi più specificatamente attinen-
ti lo sviluppo locale. Un lavoro che a guardarlo in modo completo va consi-
derato di conservazione e di valorizzazione del patrimonio culturale del no-
stro territorio, che, proprio come Fondazione siamo chiamati a tutelare e a far
crescere, nella sua dimensione non solo materiale, ma anche in quella valo-
riale e concettuale.
D’altra parte ragionare sulla Costituzione non è compito proprio dei soli
esperti, siano politologi, costituzionalisti e giuristi, ma un impegno che ci
coinvolge tutti come cittadini, e che coinvolge a maggior ragione quelle realtà
che sono chiamate a promuovere lo sviluppo e la crescita sociale.
Fatte queste opportune premesse quali sono le considerazioni che in questo
momento vanno fatte sulla nostra Carta Costituzionale, sulle motivazioni di
fondo che la fecero nascere e che ne hanno delineato l’impianto generale, su
come il suo carattere di legge fondamentale ha retto in tutti questi anni e poi,
soprattutto, quali sono le prospettive?
Le ragioni del Convegno stanno tutte qui, in queste domande che si riferisco-
no alla nascita e a tutti i decenni successivi, ma in particolare modo al futuro.
Le culture, ma si potrebbe anche parlare di idealità politiche, che si sono con-
frontate sui principi ispiratori e sulla stesura del testo e che indubbiamente
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Le radici e le prospettive
all’epoca, ma anche per molti degli anni successivi, hanno saputo interpreta-
re e dare sintesi alla volontà popolare e al sentire comune, sono oggi, dopo le
grandi mutazioni sociali, ancora in grado di guidare i processi evolutivi e so-
no in grado di porre freno a quelli di frantumazione e di degrado?
La stessa prima parte della Carta, così, a mio parere, mirabilmente scritta
sia sotto l’aspetto letterale, sia con riferimento al profilo politico e giuridico,
quella dei principi fondamentale, dei diritti e dei doveri, quella del riconosci-
mento di società e di organizzazioni naturali, quella dell’art.36, del 41, 42, 43
dove l’affermazione della libertà dell’iniziativa economica è accompagnata
da una costante indicazione dell’utilità sociale e dell’utilità generale, è in gra-
do di reggere oggi, ma ancor più in futuro, con una politica che è cosa del tut-
to diversa da quella degasperiana, da quella togiattiana, da quella di Fanfa-
ni, Moro, La Malfa?
Ma ancora; l’idea di mercato, molte volte senza limiti e permissiva, di questi
ultimi anni, ma anche la crisi epocale di questi mesi trovano una collocazio-
ne e una sistemazione nei principi e nella normativa della Carta?
Non solo; e l’economia globale? E la presenza di una autorità sovranazionale?
Su questi problemi e su queste grandi questioni il convegno, i relatori si con-
fronteranno e argomenteranno.
Anche se non ci saranno delle risposte precise la ginnastica intellettuale avrà
indubbiamente un suo notevole significato.
E poi non va dimenticata tutta la parte seconda, quella della organizzazione
e della normativa sui poteri e sugli organi costituzionali con riferimento alla
quale il dibattito è da tempo avviato e non è lontano dall’aver raggiunto ipo-
tesi concrete e operative di riforma.
Una esigenza quindi la dobbiamo avvertire; quella del dibattito, del confron-
to, dell’approfondimento, con una preoccupazione, che mi sembra opportu-
na, che è quella di evitare atteggiamenti estremistici.
Non condivido alcuni giudizi drastici e assolutistici, del tipo strumento obso-
leto o ferro vecchio da buttare; come non condivido una conservazione por-
tata quasi a sacralizzare un determinato momento storico e frutto molte vol-
te sentimentale di quel momento.
Vi sono poi valori, concetti, principi, affermazioni come quella democratica,
che devono rimanere e che sono il fondamento stesso della nostra conviven-
za civile.
È vero, anche questa della democrazia, è una scelta; ma è la scelta della nostra
vicenda storica, della nostra civiltà, del nostro sentire comune.
Ma se la democrazia è una scelta, irreversibile e dalla quale non è dato torna-
re indietro allora, e di conseguenza, l’articolazione sociale che da questa con-
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Description:Augusto Barbera, Ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di mentari e sistemi bicamerali asimmetrici, hanno la medesima base di