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GIORGIO CHIRICO
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UOMO L ARTISTA IL POLEMICO
1938-1978
Guida alle interviste
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a cura di Mario Ursino
presentazione di Maurizio Calvesi
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Proprietà letteraria riservata
Gangemi Editore spa
Piazza San Pantaleo 4, Roma
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le dovute autorizzazioni.
Le nostre edizioni sono disponibili
in Italia e all’estero anchein versione ebook.
Our publications, both as books and ebooks,
are available in Italy and abroad.
ISBN 978-88-492-7432-5
Collezione universitaria
In copertina:Giorgio de Chirico con un suo autoritratto in una foto apparsa su il “Secolo XIX” del 7 maggio 1970.
Sul retro:Giorgio de Chirico, Torino a primavera, 1914, Francia, coll. priv.(elaborazione grafica da particolare).
GIORGIO CHIRICO
DE
L’ , ’ ,
UOMO L ARTISTA IL POLEMICO
1938-1978
Guida alle interviste
a cura di Mario Ursino
presentazione di Maurizio Calvesi
Ringrazio Maurizio Calvesi e Augusta Monferini CON IL PATROCINIO DI:
che sempre mi incoraggiano nei miei studi
sull’opera di Giorgio de Chirico.
Le introduzioni alle sezioni che suddividono il
volume sono a cura di AnnaGrazia Benatti, che
ringrazio anche per la revisione dei testi e delle foto.
Ringrazio mia moglie Anna Bianco Mengotti, che
da anni, costantemente e pazientemente segue la
stesura dei miei lavori, con una dedizione di cui le
sono profondamente grato.
Ringrazio inoltre Gabriele e Raffaele Simongini per e si ringraziano:
aver cortesemente consentito la riproduzione dei
Maria Concetta Petrollo Pagliarani, Direttore della
due disegni di de Chirico con dedica al loro padre
Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, Roma
Franco Simongini e delle foto insieme al maestro
Ida Barberio, responsabile della Promozione
in occasione delle riprese televisive dei due
culturale della Biblioteca di Archeologia e Storia
programmi curati per la RAI da Simongini, “Il sole
dell’Arte, Roma
sul cavalletto”, girato a Roma nel 1973 e “Il mistero
dell’infinito”, girato ad Atene e Venezia nel 1974. Rita Parma, Istituto Nazionale per la Grafica
Marina Righetti, Professore Ordinario di Storia
Le foto che corredano il presente volume sono tratte dell’Arte Medioevale, Università La Sapienza, Roma
dagli articoli pubblicati. Ho ritenuto di riprodurle
Stefania Macioce, Professore Associato di Storia
così come sono conservate negli archivi bio-
dell’Arte Moderna, Università La Sapienza, Roma
iconografici della Galleria Nazionale d’Arte
Moderna, ovvero con tutte le tracce dell’invecchia -
mento, delle piegature e delle eventuali abrasioni,
per rispettare l’originarietà della fonte.
Sommario
Presentazione
Maurizio Calvesi 7
Premessa
Mario Ursino 9
Prima sezione
Le interviste 15
Seconda sezione
Gli scritti critici 37
Terza sezione
Gli scritti di de Chirico 103
Quarta sezione
Il problema dei falsi 111
Quinta sezione
I ricordi di Zamberlan 149
Le interviste televisive di Franco Simongini 175
a Giorgio de Chirico
AnnaGrazia Benatti
Simongini e de Chirico 179
Mario Ursino
Giorgio de Chirico intervistato da Franco Simongini 187
in tv, un’impresa poetica e meravigliosa
Gabriele eRaffaele Simongini
De Chirico allo scrittoio(archivio Gnam).
Presentazione
Mario Ursino, infaticabile studioso di de Chirico, aggiunge con questa rac-
colta di scritti un prezioso tassello alla sua catena di ricerche sulla Me-
tafisica e sul suo grande, indiscutibile padre. Ursino confuta giustamente, nell'in-
troduzione, l'opinione di quanti (compreso il primo serio studioso del maestro,
J.T. Soby) hanno voluto vedere nella Metafisica un movimento artistico alla stre-
gua degli altri movimenti di inizio secolo, movimento che sarebbe stato formato
anche da Carrà, Savinio, Soffici, De Pisis, Sironi, generando un punto di vista sulla
Metafisica destinato a confondere i meriti esclusivi di de Chirico e offuscando la
chiara visibilità della sua pittura. Le infinite ingiustizie e traversie di cui de Chi-
rico è stato vittima nella sua vita sono probabilmente dipese dalla singolarità o esa-
gerazione di alcune sue idee e prese di posizione, come la condanna senza appello
di tutto un glorioso filone della pittura francese da Cézanne a Picasso; ma è tutt'al-
tro che chiaro se l'atteggiamento ostile al maestro sia stato causato anche da que-
sto, o se, al contrario, la sua fosse una reazione contro ambienti e persone che lo
avevano sottoposto a prepotenze, plagi, calunnie, nonché ad una fioritura di falsi
della quale furono probabilmente complici, a titolo così di dispetto come di spe-
culazione, anche alcuni protagonisti del dibattito artistico. De Chirico intravedeva
complicità e ingerenze determinanti, nei giudizi sui valori, di mercanti e di sban-
dieratori delle avanguardie; e se ciò può non risultare così evidente di fronte alle
grandi personalità della scultura contro cui de Chirico rivolgeva i suoi strali,
certo è che la sua visione sui torbidi rapporti tra avanguardia e mercato, sul com-
patto discredito riservato ingiustamente alla pittura italiana, sull'arbitrio di eleg-
gere a grandi numi artisti in realtà astuti e mediocri si è rivelata profetica e tra-
sparente nei confronti degli sviluppi dell'arte che hanno fatto poi seguito, fino alla
confusa e indecente situazione di oggi. Qualcosa di vero, dunque, de Chirico aveva
subdorato nel funzionamento dell'allora nascente “sistema dell'arte”. Per quanto
poi riguarda i falsi, e le indecenti speculazioni sulle date di inizio della Metafisica,
nel tentativo di gonfiare le quotazioni di mercato di Savinio o di altri, lo scandalo
non è affatto finito e si protrae sfacciatamente, dando così alle parole di de Chi-
rico un valore indubitabile di triste attualità.
Ma il Grande Metafisico, lo sappiamo, non perdeva il suo caustico e penetrante
umore, rilasciava interviste dense di spunti imprevedibili e cariche di ironia. Merito
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Giorgio de Chirico, l’uomo, l’artista, il polemico
non certo da poco è stato quello di Ursino di andare a ripescarle tra le vecchie pa-
gine dei giornali, offrendo un godibile e significativo panorama, e con il corredo di
quelle stesse fotografie che avevano accompagnato le originali interviste e gli origi-
nali scritti del Maestro. Importante è anche l’antologia degli scritti su de Chirico, che
riporta in luce testi dimenticati ma eccellenti, come quelli di Renato Guttuso o di
Raffaele Carrieri, del mercante Zamberlan e di Franco Simongini.
Maurizio Calvesi
De Chirico nello studio con testa di Minerva (archivio Gnam).
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Premessa
“Giorgio de Chirico è l’ultimo nipote di Giove;
con lui si conclude la dinastia della mitologia greca”
Raffaele Carrieri, 1938
In questo volume ho voluto selezionare una buona parte delle più signi-
ficative interviste (escludendo quelle ripetitive e più banali di cronisti di-
stratti e poco informati) fatte al nostro più grande maestro italiano e interna-
zionale del Novecento, Giorgio de Chirico (1888-1978); per cui mi sono
impegnato a riunire pazientemente articoli da vecchi e consunti ritagli di gior-
nale e riviste conservate premurosamente (e fortunatamente) nell’archivio
bio-iconografico1della Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Codesto archivio,
costituitosi nel 1946, per volontà della Soprintendente Palma Bucarelli (1910-
1998), e incrementato, grosso modo, sino agli anni Novanta del secolo scorso,
sostituito poi dall’avvento dell’archiviazione informatica, è stato (ma lo è an-
cora) per il sottoscritto e per i colleghi del Museo, uno strumento indispen-
sabile per l’approfondimento del percorso storico-critico di ciascun artista fra
Ottocento e Novecento, di cui la stampa si è occupata appunto nell’arco tem-
porale che ho sopra indicato.
Devo confessare, ora che non sono più in servizio presso questa prestigiosa isti-
tuzione, che ho una grande nostalgia di quei ritagli e lacerti di antiche nuove te-
state, che potevo consultare a mio piacimento tutte le volte che ero impegnato
in qualche nuova ricerca. Non che adesso mi sia inibita la consultazione, la bi-
blioteca e l’archivio del Museo sono sempre aperti a tutti gli studiosi, interni ed
esterni, ma certo è che per me non è più la stessa cosa. Aggiungo ancora, se mi
è permessa questa confessione prima di entrare nell’argomento, che sin da ra-
gazzo, ancora studente, ho cominciato a raccogliere sistematicamente una grande
quantità di articoli dai miei quotidiani prediletti (ma non solo da quelli) ri-
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Giorgio de Chirico, l’uomo, l’artista, il polemico
guardanti la letteratura, l’arte, la storia, il costume, persino la musica negli in-
dimenticabili elzeviri del critico Guido Pannain2(1891-1977) - chi si ricorda più
di lui! - sulla prestigiosa terza pagina de “Il Tempo” fondato nel 1944 da Renato
Angiolillo (1901-1973).
Mi sono permesso di immettere questo brano di memorie personali perché è
il fondamento di questa mia ricerca nella carta stampata attraverso la quale, con
grande chiarezza e semplicità viene fuori (tutta insieme) la complessa e affasci-
nante personalità di Giorgio de Chirico a colloquio con gli intervistatori, spesso
stupiti dal racconto e dalle continue battute spiazzanti, umoristiche, ma sempre
intelligentissime del nostro “pictor optimus”.
Nelle centinaia di articoli selezionati, ho ritenuto opportuno suddividere in se-
zioni quarant’anni di presenza del grande Maestro su i media del suo tempo, ap-
punto i quotidiani, le riviste, i rotocalchi di più larga diffusione, quali “Gente”,
“Oggi”, “L’Europeo”, non disdegnando il Maestro di farsi intervistare anche dai
giornalini di provincia e scolastici (v. per esempio “La scuola media di Milano”
nel 1970, intervistato dal pittore Giuseppe Greco nella rubrica “Incontri”). Que-
sto per dire che il linguaggio di Giorgio de Chirico, sempre limpido e scorrevole,
poteva raggiungere qualsiasi lettore e di qualsiasi età, magari suscitando curiosità
e spingendo all’approfondimento della sua arte che è sempre stata (e lo è ancora
oggi) oggetto di discussione (ma questa è un’altra storia).
Dicevo le sezioni. Per opportunità e metodica, sono suddivise in cinque parti:
una prima sezione, riguardante le interviste vere e proprie, partendo appunto da
quelle più remote, ma profondamente interessanti di Raffaele Carrieri (1905 -
1984)3, apparse su “Illustrazione Italiana” il 3 febbraio 1938 e giù cronologica-
mente sino all’ultima, uscita postuma, il 21 novembre 1978 su “Paese Sera” a firma
“Berenice”4.
La seconda sezione è formata da un gruppo di “scritti critici” dimenticati, ma
particolarmente incisivi sulla personalità dell’artista, firmati da eminenti studiosi
e artisti, da un lontano articolo di Renato Guttuso, apparso su “Prospettive”, nn.4-
5 del 1937 a quello di Nello Ponente, uscito all’indomani della scomparsa del
Maestro, il 21 novembre 1978, su “Paese Sera”.
Tra questi figura l’esemplare testo di Maurizio Calvesi per la sua conferenza tenuta
il 15 giugno 1978 nella Sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio, cerimonia in onore
del novantesimo di Giorgio de Chirico.5
Nella terza sezione, invece, ho elencato gli articoli apparsi sulla stampa di de
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